Si tratta della pianta del podere di Luccianello, posto nel “Popolo di S. M. a Vignola, Potesteria di S. Casciano”. Sono evidenti l’uso e la sistemazione del suolo (in parte terreno lavorativo olivato, vitato e fruttato e in parte boschivo “a fuoco”), la suddivisione degli appezzamenti, le strade e i corsi d’acqua. Il tutto si estende su una superficie di stiora 295, panora 10, pugnora 11 e braccia 5 lungo il borro di Casalta o Castel Vecchio e confina con il podere di Lucciano, con i beni Minerbetti e del Bene e infine con i beni di Lorenzo Guicciardini. In alto a destra è riportata la veduta della casa padronale e da lavoratore, indicata in pianta con la lettera A.