La mappa raffigura un podere collinare articolato in sette corpi di terra, reso in piccola parte coltivato a seminativo nudo lungo il torrente Faltona e per lo più a bosco (denominati Bosco da fuoco detto Balze di Casalta, Boschi del Pianaccio e tagliate della Volpaia con un Marroneto), privo però della casa colonica. Alla c. 25 compare la Descrizione del Podere di Casalta, posto nel Popolo di S. Niccolò a Polcanto Potesteria di Borgo San Lorenzo, pervenuto all’Ospedale per donazione di Lorenzo Giraldi il 14 gennaio 1528.