L’ingegnere Giovanni Boldrini, viene incaricato di effettuare un sopralluogo alle carceri del Tribunale di Pitigliano e, dopo un’attenta valutazione delle condizioni, di proporre gli opportuni “rimedi”. Come lo stesso Cancelliere Gaspero Belleschi, l’ingegnere ritiene necessario l’acquisto della stanza del Canonico Canapiccia, nella quale spostare la “carcere pubblica”. Egli propone inoltre di creare nell’attuale “carcere pubblica” una terza “carcere segreta”.
Nella pianta, allegata alla relazione e alla perizia di spesa da lui scritte il 10 dicembre 1782, sono indicati con precisione le due carceri segrete (C), quella pubblica (B), il Guardiolo dei Famigli (A), la stanza del Canonico Canapiccia (D) e i lavori che in essa devono essere eseguiti (segnati in giallo) per adeguarla a carcere.
La carta è segnata come N. 1°.
La data attribuita alla pianta è quella riportata nella relazione.
Si vedano anche le cc. 107r, 158-160.