La presente pianta mostra il complesso dei terreni denominati Pratacci, terre di Aristella (o Casuccia), di Campo Martino e di Pietra Focaia (o Vado allo Zoppo), prevalentemente boscosi e di cattiva qualità. Tanto che secondo il Razzi, solamente il campo dei Pratacci, dove ritrova delle piante di olivo e le “vestigie di solchi”, potrebbe essere adatto a “ridursi a piena coltura da Olivi”. Questo appezzamento è posto a confine con la proprietà Gherardi Guscioni, il fosso della fonte e la strada Maestra che va al Mulino del Muro, lungo la quale si trovano anche le terre di Casuccia, che confinano ad ovest con la proprietà Minucci, e le terre di Campo Martino e di Pietra Focaia, che confinano ad est con la proprietà Bichi e la fossa del prato del Bichi, mentre ad ovest con la pieve di Roccatederighi, la proprietà Guscioni, il fosso Rigomaggiore, il campo dello Zoppo, la proprietà del rev. Sebastiano Soldateschi e ancora con il Rigomaggiore, nel quale sbocca l’altro fosso detto delle Vigne, che costeggia a sud questi appezzamenti. Fra il Rigomaggiore e la proprietà Soladeteschi il Razzi indica il punto A, lo stesso riportato nella pianta 27 per indicare la distanza con le terre di Monte Auzzolo.
Da notare la resa del paesaggio agrario collinare con sfumo di colore e vegetazione a simbolo e la rosa dei venti disegnata nella parte alta del foglio che, secondo il Razzi, deve indurre “alla cognizione della sicura esistenza di ciascun Campo, e come stia ciascuno di essi diretto alla Tramontana per poter rinvenire ove è situata la tramontana non meno, che gli altri Venti”.