Il fondo contiene una serie di mappe relative a progetti, mappature, revisioni della zona di Livorno eseguite in data posteriore al 1861
Archivi: Fondi
-
Frullani
Acquisito nel 1879, comprende 4 volumi rilegati di lettere scritte a Marco Lastri, svariati manoscritti membranacei con testi classici, accanto a memorie accademiche o resoconti ufficiali del XVIII secolo.
Nel fondo è presente anche la collezione di autografi di Emilio Frullani. La raccolta di carteggi spazia in particolare dal XVIII al XIX secolo, impreziosendosi anche di qualche documento dei secoli precedenti. -
Pecci
Acquisito nel 1878. Il fondo si compone di: cronache e zibaldoni di storia senese, sonetti e composizioni di carattere accademico, alberi delle famiglie nobili e tutto il materiale raccolto da Antonio Pecci nella sua attività di studioso ed erudito senese.
-
Bigazzi
Fa parte del nucleo costitutivo della biblioteca, comprende fonti di storia del territorio toscano come le carte preparatorie dell’Odeporicon pisano di Giovan Battista Mariti, un consistente numero di lettere (D. Giovannelli- G. Mariti), diverse carte con la storia della famiglia Manni di Pistoia e altre sull’attività del Manni. Comprende, ancora, diari e memorie delle città di Firenze, zibaldoni, statuti di compagnie e confraternite, miscellanee di carte e corrispondenze di vario contenuto, tra cui quelle dell’Accademia degli Immutabili e della Camera di Commercio di Firenze, nonché le carte appartenute a Michele Ciani e le lettere a Francesco Gualterotti.
-
Palagi
Acquistato nel 1882, è costituito da materiale composito con un centinaio di filze di cui 10 di carteggi degli Accademici della Crusca (XVI-XIX secolo), 6 filze delle carte del professor Filippo Nesti e altre filze che comprendono materiale vastissimo di carattere e interesse toscano. Insieme alle carte, ci sono circa 300 volumi manoscritti che trattano della storia delle famiglie, delle notizie sui monasteri e le chiese e della vita artistica e culturale fiorentina (quaderni di ricevute, libri di sacrestia, ricettari ecc.).
-
Deputazione sopra il Nuovo Ozzeri
La deputazione venne istituita con decreto del consiglio generale del 30 dicembre 1768 ed ebbe il compito di elaborare progetti relativi alla canalizzazione delle acque del territorio lucchese. La documentazione copre l’arco temporale 1 Gennaio 1768 – 31 Dicembre 1785.
-
Rodinný Archiv Toskánsckých Habsburku
Raccolta della documentazione, pubblica e privata, dei granduchi lorenesi giunta in Boemia al seguito di Leopoldo II, partito precipitosamente da Firenze la mattina del 27 aprile del 1859.
-
Catasto Nuovo
Il fondo comprende la documentazione relativa al catasto geometrico particellare pre-unitario del Ducato Borbonico di Lucca, eseguito fra il 1832 e il 1846 sulla base delle operazioni coordinate dal matematico Michele Bertini, e rimasto incompiuto. Fu poi verificato e aggiornato negli anni ’60-’70 dello stesso secolo, e servì quindi come base per il primo catasto geometrico-particellare generale del territorio lucchese (conservato nel fondo “Catasto Vecchio” e presente in Ca.sto.re). Il catasto borbonico, pur incompleto, costituisce comunque una fonte importante, in quanto descrive la situazione territoriale di alcuni decenni prima.
Il fondo “Catasto Nuovo” è costituito da mappe cartacee e lucidi delle sezioni catastali (divise in fogli), da rappresentazioni (a scala più piccola) del perimetro delle sezioni e da registri cartacei con la descrizione delle particelle detti “Giornali di Campagna”. Colpisce la tecnica con cui sono eseguite le mappe, ancora in parte legata ad un modo pittorico di rappresentare il territorio, pur mantenendo la precisione catastale che ha reso possibile il riutilizzo nel Catasto unitario. Risulta una buona standardizzazione degli elaborati, con orientamento a nord per tutte le mappe, scala di riduzione 1:2000 e per gli sviluppi 1:1000. -
Ufficio Fiumi e Fossi di Pisa
Nonostante l’eterogeneità della raccolta (si passa da piante urbane a piante in larghissima scala rappresentanti i fiumi e canali) il tutto mostra una coerenza intrinseca fungendo da collante l’intervento operativo in tema di lavori pubblici progettati, svolti o sollecitati dalla Magistratura Pisana per aree determinate.
