Si tratta della pianta della Cerreta del Bosco a Frati di pertinenza della fattoria granducale di Cafaggiolo, al centro della quale si trova il convento omonimo acquistato nel 1420 da Cosimo de’ Medici e riedificato quasi completamente ingrandendone la chiesa e realizzando sopra la sagrestia e il dormitorio. A lato del convento si estende il giardino con i pozzi ed un oratorio, mentre di fronte al portico della chiesa si trova il cimitero. La cerreta, come bene indicato nel disegno, confina con la fattoria del Trebbio. La rappresentazione è corredata di una precisa tavola descrittiva o “Debito di tutto quello, che è nella Cerreta di contro, e cioè Cerri, Farnie, e Istie l’anno MDCXXVII”, nella quale sono indicati il numero dei cerri “grossi”, “mezani” e “sottili” presenti. E’ inoltre presente un prospetto o “Registro di tutte le Abetaie, che sono nella Fattoria in diversi luoghi”, nel quale si riportano per ciascuna di esse la denominazione e il numero degli abeti “grossi”, “mezani” e “sottili”.