La carta – rappresenta un misto tra il rilievo topografico (la pianura) e la veduta prospettica (la montagna, in alto) – riporta per il territorio pianeggiante lungo il Tevere tutti i principali elementi geografici, compresa la varietà. delle coltivazioni. Sansepolcro é in pianta, gli altri centri minori e le case sparse in prospettiva. Lancisi è attento a delineare i confini giurisdizionali interni (con Anghiari,ecc.) ed esterni (con lo Stato Ecclesiastico) e, per meglio riconoscerli, non esita a indicare il vecchio letto (più meridionale) del Tevere “mutato nell’anno 1573”, ai fini di bonifica, cioè per strappare terreno all’ampio alveo che nel passato conteneva le divagazioni fluviali.