Si tratta di un semplice schizzo a china della pianta dell’area in cui si trova la cava di allume di Monte Leo (Monterotondo), nella quale si riportano la strada che dal fiume Cornia conduce al forno di Follonica e alla città di Massa (A), il terreno della comunità di Valli (B), il monte detto le Bufalaie nella comunità di Valli (C), il prato di Montioni della comunità di Valli in cui si trova una “porzione di fabbrica per comodo delle antiche lumiere” (D), il Bagno di Montioni (E), la querceta del sig. Monte Merli (F) dove si trova il monte Saracino (G) e quindi la miniera di allume situata ad est del monte, il territorio della comunità di Suvereto (h) e il confine fra questa e la comunità di Valli (L).
La miniera di allume viene concessa in sfruttamento per trent’anni, insieme ad altre miniere presenti nei territori di Volterra e Campiglia, alla compagnia di Giuseppe Mini con Sovrano Rescritto del 6 aprile 1768 (cc. 177-179 – Commissario della Provincia Inferiore Senese 745).
La data viene attribuita in base alla documentazione scritta.