La pianta è contenuta in un inserto con numero 5. La rappresentazione prospettica del Pontremolese fu certamente ispirata dalla rappresentazione del Cerruti del 1673 (come si legge in basso: “L’anno 1673 il colonello Giulio Ceruti [Cerruti] Ingeniere del Serenissimo Granduca fece la pianta di tutta la giurisdizione di Pontremoli quale essere 60 millia”), ma venne disegnata nel periodo 1742-1747 per conto del funzionario lorenese Anton Filippo Adami, che fu a Pontremoli per risolvere problemi di confinazione con il Marchesato di Suvero. La figura localizza, con richiami alfabetici e numerici, i termini confinari e gli edifici più rappresentativi dell’area: palazzi e ville, chiese e conventi, con relativi toponimi. Da notare il castello, ovvero fortezza, di Pontremoli e la casa del Bambarone “ove si fabricano di continuo la cera”