Si tratta di un semplice schizzo della fabbrica esistente nella porzione denominata “Casetta Venturi” nel piano doganale di Giuncarico, realizzato da Giovan Battista Camaiori perito nominato dal Cancelliere Comunitativo di Massa Marittima per fare una stima.L’edificio è costituito al piano terreno da sette stanze, due delle quali utilizzate come porcareccia e stalla, mentre al secondo piano da cinque stanze “ad usi di casetta” con un granaio separato, esteso per tutta la lunghezza della casa. Dato che le stanze del piano terreno sono inutilizzabili “perché minaccianti rovina” e il piano superiore “ha bisogno in più parti di essere resarcito”, il Camaiori ritiene vantaggioso che l’edificio venga suddiviso in due parti, o meglio in due abitazioni, di cui una composta da tre stanze contigue e dai corrispondenti fondi al piano terreno, mentre la seconda dalle due stanze rimanenti del primo piano, delle stanze corrispondenti al piano terreno e dal granaio. A quest’ultima più grande e quindi “addetta a maggiore azienda” potrebbe unirsi anche un capannone in muratura in cattivo stato, esistente in prossimità dell’edificio. Secondo il perito, alla prima abitazione può essere assegnato un valore di 100 scudi, mentre alla seconda di 200 scudi (escluso il capannone che viene stimato separatamente per un valore di 100 scudi).La data attribuita alla pianta è quella riportata nella relazione scritta a cui questa è allegata.