Si tratta della mappa del podere Savello, Maccabruni e Ginanneschi e degli appezzamenti limitrofi, con l’indicazione dei vari stradelli utilizzati dai proprietari (Barbetti, Rotellini, Casciani, Monciotti, Franceschelli, Moroni, Manicchi, Maccabruni, Ginanneschi, Gallorini e Niccolai) per raggiugerli.
In particolare si noti quello che, attraversando il podere Savello, giunge al terreno del Casciani, in cui si segnalano cinque croci (1-5), di cui la prima indica “la continovazione del fondo per la strada comune detta di mezzo”, mentre le altre la divisione del fondo. Si osservi inoltre la prosecuzione dello stradello del “podere di Pippo” (BX) che conduce alla proprietà Rotellini, e il passo (linea tratteggiata mm) per raggiungere il terreno Monciotti.
La pianta viene realizzata in occasione della causa insorta fra il tenente Camillo Ginanneschi e Domenico Casciani per problemi di servitù di transito.
Il tenente Ginanneschi accuserebbe infatti il Casciani di attraversare illecitamente la Chiusa di sua proprietà per raggiungere il proprio terreno, pur avendo la possibilità di avvalersi di altri percorsi, e di avere anche tagliato “un querciolo con alcune frascolaje che gli davano fastidio a passare e scendere”. Dal canto suo il Casciani asserirebbe di percorrere un viottolo che, come dimostrato dalle croci di confine presenti sul posto, non può essere né di proprietà Ginanneschi né Maccabruni e di avere tagliato solamente uno sterpo con alcune frasche.
Si vedano a che le cc. 915v-916r, 1007r, 1036r, Commissario della Provincia Inferiore Senese 910.