Si tratta di una bella mappa policroma del podere Savello e degli appezzamenti alberati limitrofi (Maccabruni, Ginanneschi, Barbetti, Moroni, Rosellini, Casciani, Monciotti, Filippano e Franceschelli), realizzata da Giuseppe Baccani per conto del tenente Camillo Ginanneschi di Castel del Piano.
Si riportano la strada comune detta Raganelli e la strada maestra detta di mezzo, dalle quali si staccano rispettivamente lo stradello (L) detto “del podere di Pippo” che consente l’accesso agli appezzamenti e lo stradello che attraversa l’aia del podere Savello, utilizzato da Domenico Casciani per raggiungere il proprio terreno. Da notare l’accurata rappresentazione delle mura di cinta e il prospetto della casa poderale.
La pianta viene realizzata in occasione della causa insorta fra il tenente Camillo Ginanneschi e Domenico Casciani per problemi di servitù di transito. Il tenente Ginanneschi accuserebbe infatti il Casciani di attraversare illecitamente “la Chiusa” di sua proprietà, pur avendo la possibilità di avvalersi di altri percorsi, e di avere anche tagliato “un querciolo con alcune frascolaje che gli davano fastidio a passare e scendere”. Dal canto suo il Casciani asserirebbe di percorrere un viottolo che, come dimostrato dalle croci di confine presenti sul posto, non può essere né di proprietà Ginanneschi né Maccabruni e di avere tagliato solamente uno sterpo con alcune frasche.
Si vedano a che le cc. 915v-916r, 1007r, 1037r, Commissario della Provincia Inferiore Senese 910.