Fra i lavori proposti nel 1787 dal matematico Pietro Ferroni e approvati dal Governo per il successivo “Anno Maremmano”, c’è il prolungamento della steccaia d’Ombrone fino alla fabbrica della cateratta del Navigante.La tavola si compone di cinque disegni: il primo rappresenta la pianta della steccaia per chiudere il letto d’Ombrone, della quale viene riportata con estrema precisione la struttura composta da pali, cassoni, fascine, sassaie e lastricati (per realizzare una barriera nell’alveo del fiume per poter derivare delle acque da utilizzarsi nella prova di una piccola colmata nelle gronde orientali del padule di Castiglione. (BARSANTI, BONELLI CONENNA, ROMBAI, 2001, p. 42), il secondo e il terzo rappresentano rispettivamente il taglio lungo la linea AB e il prospetto della steccaia all’uscita dell’acqua, il quarto la sezione del fiume di fronte alla cateratta nella linea CD e infine il quinto la pianta del tronco d’Ombrone in prossimità del dentello e la cateratta, con l’indicazione del lavoro che deve essere eseguito che consiste nell’ingrossare il nuovo dentello e l’estremità del dentello vecchio. La data attribuita alla carta viene dedotta in base alla documentazione scritta attinente all’affare e alla data riportata nelle osservazioni riferite al disegno n. IV, nelle quali si riferisce che la sezione è quella spedita il 14 aprile 1787 dall’ing. Salvadore Falleri. La carta non è firmata ma viene attribuita a Pietro Ferroni.La scala è di braccia fiorentine 55 (= 213 mm) per la pianta, il taglio lungo la linea AB e il prospetto della steccaia e per la sezione del fiume, mentre è di braccia fiorentine 250 (= 160 mm) per la pianta del tronco dell’Ombrone presso il Dentello e la Cateratta.