La mappa raffigura due poderi accorpati con terreni collinari attraversati dal Borro de Birozzi e altri corsi d’acqua e coltivati a seminativi nudi e arborati e con vasti boschi. I coltivi sono organizzati con terrazzamenti e altre sistemazioni idrauliche. I fabbricati colonici sono resi prospetticamente, in forma probabilmente realistica. Richiami alfabetici individuano – oltre alle case dei lavoratori con stalle e capanna (e seccatoio alle Macie di Sotto) – un orto e una metà della casa in comune con la famiglia Pancrazzi. Alla carta precedente compare la Descrizione dei Poderi dua di Macie di Sopra e Macie di Sotto, Popolo di S. Piero a Massa, Potesteria di Monte Gonzi, pervenuto all’ospedale per acquisto da Giovan Battista Giovannini il 4 maggio 1549, il primo, e da Carlo Portinari il 21 dicembre 1549, il secondo, con indicazione “dei vocaboli” degli appezzamenti (richiamati con numeri): oltre a Macie, Poggione, Croce, Quercione, Albereta, Capezzujlli, Gli Alberi, Carpineta, Prato, Casuccia, Vena a Spugne, Paternucci, Schanicchi, Macchie, Cafaggiolo, Pianerottola, Quadernucci.