Si tratta della pianta dell’appezzamento di terreno “sodivo e macchioso, con pochi olivi” (di staia 18) denominato Prataccione, appartenente alla Venerabil Compagnia di S. Sigismondo e dei terreni di Giuseppe Baccani posti a confine, situati nel territorio comunitativo di Cinigiano, con l’indicazione della via comune, della Strada cha da Cinigiano va in Maremma, dei corsi d’acqua che definiscono i confini fra le due proprietà (il fosso della Madonna è quello principale) e infine i terreni limitrofi dei sigg. Paolucci, Lorenzini, Gallozzi e Sartori.
La pianta, è allegata alla supplica del sig. Giuseppe Baccani, diretta al Provveditore dell’Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni, per l’acquisto del Prataccione.
Si apprende dalla supplica che anche Antonio Ciacci, affittuario del terreno della Compagnia, sarebbe interessato all’acquisto del terreno e rivendicherebbe il proprio diritto di prelazione.
Ne nasce quindi una controversia che il Baccani tenta di risolvere rivolgendosi direttamente al Commissario della Provincia Inferiore Senese (cc. 509-512, Commissario della Provincia Inferiore Senese 504) e al Provveditore dell’Uffizio dei Fossi, esponendo tutte quelle motivazioni con le quali, a suo avviso, verrebbero a cadere i diritti del Ciacci sull’acquisto quel terreno.
La data viene attribuita in base alla documentazione scritta.
Si veda anche c. 513r, Commissario della Provincia Inferiore Senese 504, c. 633r, Commissario della Provincia Inferiore Senese 745.