La mappa inquadra parte della città di Pistoia attraversata dalla gora che “viene dalla Gora di San Marco” e da altro canale che alimenta il mulino della Cittadella, con gli edifici (con il convento e l’orto dei Padri delle Nunziata e quello dei Bellucci livello ma ricaduto nelle mani dei proprietari canonici regolari di San Bartolomeo) e i relativi proprietari, e con le strade e le “mura della città”. Si fa riferimento ai fogli n. 10 e n. 11. La c. 1bis contiene la legenda delle figure da 1 a 8 della stessa cartella 50, dal titolo “Pianta del corso che fa la Gora di Gora dentro la Città di Pistoia principiando dalla sua entrata che fa agl’Olmetti fino alla muraglia di detta Città nell’Arcadia dove si parte fino l’anno 1745”. In essa si spiega che essendo la Gora “notabilmente tortuosa”, questa “sarà disegnata in più fogli ad uso di libro incatenati per lettere, e l’attaccature del corso saranno segnate per numeri”. I vari colori usati nel disegno “servano per dimostrare la varietà del suo corso, cioè il color nero denota corso d’acqua coperta, il color verde acqua scoperta, il color rosso accanto al d.o corso accenna il muro del alveo, i gialli sono i muri delle case contigue, il paonazzo divide i pezzi, che più d’uno sono in un foglio”.