La presente carta raffigura la pianta del “Mulinaccio” (nel Popolo di San Gusmé, presso Castelnuovo Berardenga), la relativa legenda ed il prospetto della casa del mugnaio con la gora e il bottaccio. E’ evidente l’uso e la sistemazione del suolo, i viottoli e gli edifici. Confina con i possedimenti del “cavalier del Taia”, con quelli della “chiesa di San Gusmè”, con il fiume Ombrone e con la “via che vien da Corteccia”.