Il disegno raffigura gli appezzamenti di terreno a pastura di pertinenza del podere Fondaccio nella fattoria granducale di Cafaggiolo, rispettivamente denominati “Monte Beccaio”, “Campaccio” e “Sodaccio”. Il primo confina con i beni Medici, Brucinaesi e della Pieve di S. Piero a Sieve, mentre gli altri due confinano rispettivamente con la fattoria del Trebbio e i beni Brucianesi. La rappresentazione è corredata di una precisa tavola descrittiva o “Debito di tutto quello, che è nella Pastura di contro l’Anno MDCXXVII”, nella quale sono indicati per ciascun terreno: il numero delle piante presenti – ossia querce “grosse” e “mezane” – e, per quanto riguarda Monte Beccaio, il numero di cataste in taglio per l’anno 1631. Si riporta anche il numero dei capi di bestiame da tenersi nella pastura, fra “buoi da lavoro”, “manzi da guadagno”, porci e pecore. Per quanto riguarda infine il discorso delle rendite, lo Zampogni precisa che “Vantaggi, Avanzi di bestiami, e Frutte, tutto va per mantenimento del Podere, e sua entrata”.