Il disegno raffigura gli appezzamenti di terreno a pastura di pertinenza del podere Gabbianello nella fattoria granducale di Cafaggiolo, rispettivamente denominati “delle Porche”, “Ronco”, “Campo teso” e “Casagli”. Come possiamo vedere, questi non sono contigui fra loro, ma risultano compresi fra le proprietà limitrofe della fattoria del Trebbio, di Ottavio Gerini, di Girolamo Guccianti, della Chiesa di Lucigliano e della Chiesa di Colle Barucci. La rappresentazione è corredata di una precisa tavola descrittiva o “Debito di tutto quello, che è nella Pastura di contro l’Anno MDCXXVII” nella quale è indicato per ciascun terreno il numero delle piante presenti – ossia querce “grosse”, “mezane” e “sottili” – e delle cataste in taglio per l’anno 1629. Si riporta anche il numero dei capi di bestiame da tenersi nella pastura, fra “buoi da lavoro”, “manzi”, “asine da figliare” porci e pecore (“castrati”). Per quanto riguarda infine il discorso delle rendite, lo Zampogni precisa che “Vantaggi, Avanzi di bestiami, e Frutte, tutto va per mantenimento del Podere, e sua entrata”. Da notare la veduta della casa colonica con annessi adiacenti.