Tracciato di linea di demarcazione tra i due stati (Stato di Siena e Stato della Chiesa) nel “Piano di Sette” e nel “Piano di Chietena”, a sud del “Poggio de Cavalieri o di S. Donnino”. L’andamento del confine è individuato da una serie di segmenti che si ricollegano ai vari cippi confinari. Per rendere più rigorosa la determinazione vennero calcolati tutti gli angoli che i sopradetti segmenti formavano, avendo i termini di confine come vertice. Il disegno si sviluppa, grosso modo, nei pressi della “Casa di Giulia” (a sud-ovest), passa per la “Casa di Monsignore Vescovo”, traversa il “Fosso del Piano di Sette” e va a coincidere, dopo avere costeggiato anche la “Casa detta la Vergaia”, con il Bastione di Clemente (argine) fatto innalzare da Clemente VII nel 1599 dove, secondo quanto appositamente stabilirono gli accordi del 1665, si scorgono due aperture per il passaggio della “Chietena” e del “Maltaiolo”. In basso a destra, entro un cartiglio, è aggiunta una mappa (senza scala) relativa alla direttrice della demarcazione del “Poggio de Cavalieri ovvero di S. Donnino”. Il titolo prosegue così: “…i quali sono stati riconosciuti il sopradetto giorno, dal Signor Benedetto Giovannelli Orlandi e da me Francesco Landini per la parte di Sua Altezza Serenissima, con l’intervento di Ser Girolamo Antoni Cancellieri di detta Terra, con l’intervento ancora di Maestro Deifebo Morsi, et Agnolo di Niccolò Micharelli, ambidue di Cetona, con Iacopo Bacarini da Sartiano, dove nel medesimo giorno, si riconobbero i termini che sono sul Poggio de Cavalieri, o vero di S. Donnino, de quali non se ne potette fare la Pianta per essere in luogo inboschito, ma perché se ne possa avere qualche memoria, ne ho fatto il presente schizzo a parte, come qui si vede”.