Nella tavola sono raffigurati gli appezzamenti di terreno di proprietà delle R.R. M.M. della Badia di Firenze, tenuti in affitto da S.A.R. e aggregati alla fattoria del Bastardo.
L’appezzamento A si trova lungo il rio Sella vicino alla strada maestra del Ponte a Chiani che conduce ad Arezzo, a confine con le proprietà di Salvatore Lisi, della Fraternita di Arezzo, del cav. Bacci della Serra, del cav. Marc’Anton’ Ricci e con il viotto detto “Fiorandola”.
Gli appezzamenti B, C, D, E sono situati a sinistra del canale Maestro della Chiana in prossimità della strada Maestra di Castiglioni e confinano con i beni dello Spedale del Ponte di Arezzo, del cav. Albizzo Albergotti, delle Monache di Chiana, del Ponte Stani, delle Monache di Santa Chiara, con le proprietà Dragoni, Mezzetti, Bacci, Mangani, con la Badia di Arezzo, con la strada lungo i Quattro Poderi di S. Zeno e con il fosso del Berignolo. Questi terreni sono attraversati dal viottolo del Restio, dal viottolo del Filo, dal rio del Lavacchiolo e dal rio del Trebbiolo. Nel piccolo riquadro è riportato l’appezzamento G (con il casale H) a confine con il borro del Sodo, le monache delle Murate e la proprietà di Francesco Fratini. Gli appezzamenti I, L, M si trovano a destra del canale Maestro della Chiana e confinano con i beni di Sª. Mª. De Prati, del cav. Albergotti, della Fattoria di Arezzo, del cav. Berardi, del Lavolai, dei monaci della Badia di Arezzo e del cav. Giudici. Nel riquadro in basso a sinistra sono rappresentati gli appezzamenti N, O, P, Q, R e S. Il primo attraversato dal letto del Regola Vecchia confina con i beni Salviati, dello Spedale dell’Olmo, con la proprietà Pacinelli e la via di Alberolo; il secondo, attraversato dal rio della Regola Nuova, confina con i beni Pacinelli e quelli del marchese Riccardi; il terzo confina con i beni Vezzosi e quelli delle monache del Paradiso di Firenze; il quarto si estende lungo il letto del Regola Vecchia e confina con i beni Pacinelli e Salviati; gli ultimi due infine confinano con i beni della Badia del Pino, Salviati, quelli delle monache di S. Maria Novella, del sig. Domenico della Caldara e con la fattoria di Mugliano.