La pianta raffigura il corso dell’Arno dal podere del Mulino presso San Giovanni Valdarno, fino al borro della Casella presso il podere di Monabice, con l’indicazione della situazione idrica e dei lavori che devono essere realizzati nelle terre che si estendono lungo il fiume. Queste appartengono a 16 dei poderi che compongono la fattoria granducale di Montevarchi, rispettivamente denominati: del Mulino, del Muro, del Fiacchereto, di Casenuove, della Capannuccia, del Fossato, del Berigno, della Steccata, della Via Nuova, di Caseromole Prime, di Caseromole Seconde, di Validago, il Pateresso, le Padulette, della Casina e di Monabice. In seguito alle esondazioni dell’Arno (in particolare quella avvenuta nel 1740) sono state riscontrate diverse rotture nel sistema di argini presente lungo le lame del fiume e lungo i corsi d’acqua affluenti (borri della Villa, del Fiacchereto, del Quercio, di Spedaluzzo, del Giglio, della Dogana, di Validago), e di fatto la presenza di numerose buche, gorghi ed estensioni di terreno invaso di ghiaia. Da questo punto di vista il podere del Mulino risulta essere quello che ha subito i maggiori danni. Per quanto riguarda i lavori, è prevista in primo luogo la costruzione di un nuovo argine presso il podere di Monabice.