Nella tavola viene raffigurata la pianta del “piano nobile” (primo piano) del Palazzo Moschini, appartenente ai fratelli Pozzi, dove si progetta di trasferire il tribunale della Regia Ruota di Grosseto, con l’indicazione dei lavori che devono essere eseguiti (in rosso) e delle vie adiacenti (via della Gavina di San Pietro, piazzetta dell’Uffizio dei Fossi). I vani sono indicati a numero e descritti nelle annotazioni a desta: ingresso comune (1), stanza per il secondo cancelliere, commessi e copisti (2), stanza per il primo auditore (3), sala di udienza (4), stanza per un auditore o per l’avvocato fiscale (5), stanza di passaggio (6), stanza per la legna (7), stanza per il secondo auditore (8), stanza di passaggio che conduce alla loggia coperta dove si trova un pozzo di acqua piovana (9), luogo comodo (10), stanza per il terzo auditore (11), stanza per gli usceri (12), stanza per il quarto auditore (13). Le stanze che non sono segnate appartengono al quartiere abitato dal canonico Pozzi. Nella relazione scritta dall’ingegnere Antonio Lapi su incarico di Luigi Bonci, Commissario Regio della Provincia Inferiore Senese che presiede la Regia Ruota, si spiega che tale suddivisione delle stanze “non è molto felice, atteso l’essere un poco disgiunte quelle di N° 11. 12. 13, ma la Località non offre un mezzo da potervi riparare, che con grandissima spesa”.Da questa relazione si apprende inoltre che la spesa, calcolata in £ 1516,15, sarà “per i lavori di assoluta necessità” a carico del proprietario della casa, mentre per i lavori “necessari soltanto per l’oggetto, al quale si vuol destinare” a carico della Cassa Regia.La data attribuita alla carta è quella riportata nella relazione.