La pianta inquadra la pianura pisana dai Monti Livornesi al Monte Pisano al confine con lo Stato di Lucca, con le fitte reti idraulica e stradale e con i suoi maggiori insediamenti umani.
La zona compresa fra i Monti e il fiume Arno, che si estende a sud della città, è attraversata da un complesso sistema idrico costituito principalmente dal fiume Tora, dal fosso Reale (e suoi affluenti) dall’Arnaccio, dal fosso Vecchio (e suoi affluenti), dai paduli di Stagno, Coltano e Maggiore, dal fiume Sofina e dal fosso di Livorno.
La zona che si estende a nord della città è invece attraversata, dal fiume Morto, dal Serchio, dai fossi Barra e Traversagna che si immettono nel padule di Massaciuccoli, e tutta una serie di altri fossi realizzati per garantire un’adeguata regimazione delle acque.
I centri abitati – quali Guasticce, Ponte di Sacco (Ponsacco), Ponte d’Era (Pontedera), Bientina, Montecchio, Cascine, Vico (Vicopisano), S. Giovanni (S. Giovanni alla Vena), Oliveto (Uliveto Terme), San Casciano, San Lorenzo alla Corte, Riglione, Caprona, Montemagno, Certosa, Calci, Agnano, Asciano, Cascine (Cascine Vecchie, presso la macchia di S. Bartolomeo), Ponte a Serchio (Pontasserchio), Ripa Fratta (Ripafratta) e Vecchiano, oltre alla città di Pisa di cui si delinea il contorno delle mura – sono indicati simbolicamente in rosso, così come la rete stradale, per la quale si riportano solamente i nomi delle principali vie di comunicazione che sono: la strada che va da Pisa a Livorno che corre lungo la macchia di S. Piero, la strada “delle vacche brave” che attraversa la zona compresa fra il fiume Morto e l’Arno e infine la strada di Pietrasanta che attraversa la macchia di Mugliarino (Migliarino).
Da notare infine l’indicazione della torre costiera dei Riccardi presso il fiume Morto.