Si tratta della pianta del podere di Arno Vecchio di sotto (denominato anche “il primo della Navetta”), di pertinenza della fattoria di Vicopisano, concesso a livello al sig. Valentino Cavallini.
Posto nel “Popolo e Comunità di S. Maria in Monte”, il podere si trova lungo il fiume Arno a confine con i “Beni di diversi Particolari in Comune di Montecastello”, con i “Beni Lavorativi di diversi Particolari in Comune di Montecalvoli” e con il secondo podere della Navetta. La rappresentazione mette bene in evidenza l’uso e la sistemazione del suolo (terre “lavorative pioppate, vitiate e gelsate” e “prative”), la suddivisione degli appezzamenti, gli stradoni interni, i fossi di scolo e la dislocazione degli edifici, quali la casa da lavoratore, che risulta attaccata a quella del secondo podere della Navetta e due “capanne di muro recinte da pilastri”. In basso a destra è riportata la dichiarazione di approvazione della pianta sottoscritta da Marco Antonio Cavallini (figlio di Valentino Cavallini) il 14 settembre 1779. Cfr. ASFI, Piante dello Scrittoio delle Regie Possessioni, Tomo 13, c. 14.