Nella tavola è raffigurata la pianta del Podere del Ceppione, che il Bigallo ha concesso a livello a Biagio Fiaschi. Come si apprende dalle annotazioni riportate nel riquadro a sinistra, il podere presenta una superficie complessiva di 372 stiora circa ed è costituto da terre “lavorative, vitate, fruttate, e olivate”, una parte delle quali “in buon essere” (C), mentre altre risultano “in cattivo stato” (D), “con coltivazione confusa” (E) e “assai trasandate” (F). Vi sono, inoltre, delle terre “sode e boscate” (G) e due boschi di “quercioli” (H e I). La casa colonica, di cui in alto a destra sono riportati il prospetto e la pianta, è composta di cinque stanze al piano terreno con portico, forno ed uno stanzino, e di quattro stanze al piano superiore, di cui tre a tetto e una a palco con colombaia. E’ presente anche una capanna murata con tettoia e, nei terreni definiti in cattivo stato, è segnalata una fonte “con la sua polla d’acqua viva” (B). Fa parte del podere, e quindi del livello, anche un altro appezzamento di terreno di 5 staia circa, posto lungo la “strada maestra romana” in località “S. Lorenzo”, a mezzo miglio di distanza, dove si trova una casa “ad uso di Spedale”. Sia la pianta del terreno che il prospetto e la pianta della casa sono disegnati in basso a sinistra (scala di braccia 20 = 125 mm). Nelle annotazioni si fa presente che questa casa non fa parte del livello. Il podere confina con le proprietà del cavalier Vernaccia, dei RR. Monaci di Certosa, del cavalier Mazzei, della Conservatoria dei Poveri e della Chiesa di San Bartolomeo in Favignana.