La pianta rappresenta il podere del Moro, posto nel “Popolo della Pieve di Monsulmano, Potesteria di Monte Catini”. Sono evidenti l’uso e la sistemazione del suolo (terreno lavorativo olivato, gelsato, vitato, terreno sodo a pastura e bosco “di scope”), la suddivisione degli appezzamenti, le strade e i fossi scolo. Il tutto si estende su una superficie di coltre 58, scale 17 e pertiche 1 e confina con i beni del marchese Bagnesi, i beni di Anton Francesco Barbazzi, del Comune e della Pieve di Monsulmano (Monsummano), dello Spedale del Bigallo, con il podere de’ Colli di Sotto, con il podere di Corti e infine con i beni di Matteo Suzzi. Con la lettera A il perito Francesco Sodi (che interviene sulla mappa nel 1770) indica il podere denominato “Le Marese” di coltre 8, quartieri 1, scale 5 e pertiche 1, che risulta essere stato scorporato dal podere del Morellino. In basso sono riportate le vedute della casa da lavoratore dei due poderi.