Si tratta della pianta del podere della Fornace, di pertinenza della fattoria di Pianora. Questo confina con la via che va’ ai Pantani, il podere de’ Pantani, il bosco della Pergolina, il podere di Tavolaia, il bosco dell’Uccelliera. Appartengono al podere anche alcuni corpi di terreno situati nel piano de’ Pantani. Il primo di questi confina con i poderi di Tavolaia, del Sugherone, del Pino e di Valacchia, il secondo con il rio di Montemurlo ed i poderi del Sugherone e della Fornace; il terzo con i poderi del Sugherone, del Pino e dei Pantani; il quarto con la proprietà del cav. Agliata, il padule ed il podere della Tavolaia; il quinto infine con il padule di Bientina, il podere de’Pantani, il podere del Pino ed il rio di Montemurlo. La rappresentazione mette bene in evidenza: l’uso e la sistemazione del suolo (terreno lavorativo, prati e “scopicci”), la suddivisione degli appezzamenti, gli stradoni interni, i fossi di scolo e la dislocazione degli edifici, quali il “Casino del Gofo” (A) e la casa del lavoratore (B). Cfr. ASFI, Piante dello Scrittoio delle Regie Possessioni, Tomo 14, c. 49.