La presente carta raffigura la pianta del podere di Sant’Arcangiolo. E’ evidente l’uso e la sistemazione del suolo (“lavorativo, vitato, boscato, e sodo, con alberi, e mori”), la suddivisione interna dei vari appezzamenti che lo compongono, i viottoli e la dislocazione degli edifici. Confina con i possedimenti di Girolamo Nannini, con quelli della Badia a Rofeno, con quelli del Podere di Fonino, con quelli di Lattanzio Nannini e con il fiume Ombrone. Cfr. carta 28 per la descrizione e la legenda.