La mappa riflette la situazione giudiziaria e territoriale a conclusione della riforma comunitativa e provinciale del Granducato di Toscana avviata nel 1773. E’ presente il consueto linguaggio della cartografia “moderna” dei fratelli Giachi e di Ferdinando Morozzi, con indicazione di strade (in marrone), insediamenti (in rosso, con le chiese indicate con una croce), idrografia (in azzurro), orografia (con l’ombreggiatura) e confini (con coloriture diverse); non sono indicati i confini tra le comunità comprese nel Vicariato.