La presente carta raffigura planimetricamente la Certosa con i terreni circostanti adibiti ad orto e a coltivi. La mappa risulta assai particolareggiata sia per quanto concerne gli ambienti interni che quelli esterni dei quali ci fornisce innumerevoli informazioni riguardanti la dislocazione e la tipologia dei locali interni, nonché l’organizzazione colturale e la suddivisione degli spazi esterni. La clausura contiene quattro chiostri, la chiesa, le officine e le celle, un orto, delle terre olivate, vitate, alborate, boscate. Essa fu fondata “dagli esecutori testamentari di Riccardo Petroni, cardinal diacono del titolo di Santo Eustachio, quale suo testamento rogato da S. Guglielmo Turinghelli sotto dì 27 gennaio 1314. Ordinò che parte dei suoi mobili si dovesse fare e dotare tal fondazione, come con la licenza di Roggiero vescovo di Siena il dì 18 febbraio 1315 restò eseguito. E’ eretta questa certosa conforme gli ordini nel comune di Maggiano fuori porta romana nelle masse di Siena. A-Loggione e porta del monastero N-Stalle, legnaio e orto grande T-Celle delli padri procuratori O-Studio, cella e altre del R. Pre. Piore N-Celle con orti dei monaci I- Tomba della ricreazione e porta della vigna O-Gallinaro e Galanaro”. La clausura comprende un orto con peschiera, fontini, ricreazioni, terre vitate, ulivate, arborate, boscate, quattro chiostri, la chiesa, delle officine, le celle. Confina con le monache di Castelucchio, con la strada della certosa, viottolo che va alla Certosina, con il podere della certosa e con le monache di San Lorenzo. “D-Capitolo, sagrestia e colloquio O-Corpo di tutta la chiesa e cappelle M-Claustri del monastero e corte E-Refettorio, cucina, forno e altre stanze N-Dispensa e foresteria I-Tinaio e stanze dei servitori” Le legende e le descrizioni della certosa e della sua clausura sono riportate alla carta 10.