L’indice posto a corredo del tomo 1 segnala genericamente la tavola come “Altra Pianta di Chiesa senza titolo”, ma anche in questo caso, così come per la c. 13, è possibile affermare che si tratta della medesima chiesa di San Domenico a Pistoia, disegnata con diverso orientamento. Le annotazioni stanno ad indicare gli interventi di ristrutturazione e ricollocamento delle sepolture e delle cappelle delle più importanti famiglie cittadine (Rospigliosi, Amannati, Baldinotti, Fioravanti, Montemagni, Brunozzi, Malatesti, Grillandi, Pappagalli, Godemini, Bellucci, Tolomei, Fabbroni e Brandi). In particolare, l’annotazione riportata a sinistra spiega che “secondo questo disegno si fa tre altari nelle cappelle cioè l’altar grande, e li duoi nelle cappelle che fanno braccia alla Chiesa, e nel corpo della Chiesa ci va n. dieci altari cioè cinque per banda di modo che li spatij vengono eguali cioè tanto il vano tra l’una cappella, e l’altra quanto è la lunghezza di ciascuna cappella come per il presente dissegno si vede”. Cfr. anche le cc. 13,15 e 16.