La presente pianta raffigura la fattoria granducale di Cafaggiolo nel Mugello, con la precisa indicazione dei confini e delle enclave (proprietà Gerini, beni della Compagnia di Vernio, dei Padri di S. Firenze, della Chiesa di Lucigliano, del cav. Strozzi, della Chiesa di S. Giusto, del duca Corsini, della chiesa di S. Pietro a Sieve, del Sig. Bali Medici, Sabatini, della Gherardesca, della Chiesa di S. Giovanni, della Chiesa di Campiano, Panchetti, Pitti, e infine della Cappella di S. Caterina a Pozzalla). Al centro della proprietà si trova la villa con orto e prato adiacenti, raggiungibile per mezzo della strada che viene dal Trebbio. Lungo il fiume Sieve si estendono i campi coltivati delimitati da fossi di scolo e viottoli e le ragnaie. E’ in quest’area che si concentrano gli edifici che compongono la fattoria, fra cui un mulino con pescaia posto sul Sieve. Lungo il fiume Tavaiano si trova un altro mulino (denominato appunto di Tavaiano) con le terre di pertinenza. A nord è segnalata una “cerreta” che circonda la Chiesa e Convento dei Padri del Bosco (Bosco ai Frati). Nella rappresentazione viene delineata anche la rete stradale costituita, oltre alle strade ed ai viottoli che collegano fra loro gli edifici della fattoria, dalle strade di primaria importanza come la via che da Barberino va a Scarperia, la via che va al Bosco a Frati, la via che viene dal Trebbio e infine la via che va a S. Piero a Sieve, che segna in parte il confine della proprietà.
Da notare una piccola superficie di bosco accanto ai beni della Cappella di S. Caterina a Pozzalla “preteso” dal cappellano Giovannini.