La pianta, che raffigura la tenuta granducale dei Paglieti, viene realizzata per “far osservare quale detrimento, possa aver cagionato, e tuttavia possa apportare” alla strada gabellare del Passo alla Querce (A) la colmata eseguita dall’affittuario Antonio Bartolini sui terreni lungo il fiume Parcia (Parce).
Nella pianta viene indicato il punto in cui dovrebbero iniziare i lavori per il “risarcimento” di tale strada, in seguito ai danni provocati dallo scolo Ciaccheri (M) “incapace di dar lo scolo all’acque” dopo la costruzione dell’argine di riparo (E). Da notare come il paesaggio agrario, costituito da vaste estensioni di terreni coltivati e nuovi acquisti, sia riprodotto con un accurato e sapiente utilizzo di simboli e sfumo di colore. Gli edifici della fattoria e del podere Renaccio di pertinenza della fattoria di Francavilla, sono indicati simbolicamente, così come gli edifici di Montallese. Da questo centro abitato, oltre alla strada del Passo alla Querce parte la strada consolare, che dopo aver incrociato il Parce e il torrente Monaco suo affluente si dirige verso Chiusi.
Per quanto riguarda gli acquisti che si estendono lungo il canale della Chiana, che segna il confine con lo Stato Pontificio, si fa presente che sono oggetto di una controversia fra l’affittuario e la comunità di Chiusi, così come i terreni coltivati ad essi adiacenti, di cui la comunità di Chiusi pretende di essere “la legittima padrona e che non siano questi compresi nella Vendita, che fece ai Gran Duchi alla tenuta detta di Paglieti, i confini alla quale vogliono, che fossero il fosso dello Scolo Tosi, e la Strada dei Ponticelli”.