Nel titolo si specifica che la mappa è stata “eseguita di concordia dai periti dell’una e dell’altra parte nel mese di settembre XDCLXXXI”. In data 18 giugno 1728, il notaio Paolo Antonio Picchianti sottoscrive che gli ingegneri granducali Luigi Orlandi e Pasquino Boncinelli hanno riconosciuto la validità dei termini di confine indicati nella mappa. Il disegno rappresenta la parte settentrionale del padule di Fucecchio articolata nei paduli del Cerro a sud e del Terzo a nord, con i terreni a coltivazione delle fattorie granducali di Altopascio e del Terzo e quelli della fattoria Ferroni di Bellavista. Sono apposti numerosi termini di confine in un settore palustre, il padule del Terzo, già appartenente all’omonima fattoria granducale e concesso al marchese Ferroni perché vi operasse la bonifica. Nel 1728 si procede quindi ad una verifica della linea confinaria. La rete idrografica è resa dettagliatamente (con alcune colmate già effettuate o in corso di realizzazione, argini, fossi e canali), insieme con quella stradale e con gli insediamenti poderali già presenti (anonimi) nei terreni periferici che circoscrivono la zona umida.