Nella pianta sono schematicamente riportate la via di Mezzo di Orbetello, con la piazza del Bivacco, la piazzetta dell’Auditore, i vari vicoli che in essa convergono (Vicolo di Samaritani, di Bullica, di Cinelli, di Giannella, di Raffei), gli archi delle Logge e del Padiglione e infine la rivendita di Sali e Tabacchi del sig. Mayer (situata in prossimità della piazza Bivacco) e le varie botteghe di rivendita del sig. Bausani (quella antica, quella provvisoria in prossimità della Cancelleria Comunitativa, quella “fatta chiudere” in prossimità della piazza Bivacco e infine quella che dovrebbe aprire a lato dell’arco del Padiglione). La questione riguarda il rispetto della distanza determinata in “100 passi” che secondo il Sovrano Rescritto deve essere mantenuta fra le due botteghe. Il Vice Vicario di Orbetello incarica quindi l’ing. Caprilli di verificare la distanza fra la bottega del Mayer e quella che il Bausani dovrebbe aprire.
Dalla relazione scritta dall’ingegnere questa risulterebbe di 109 braccia fiorentine vale a dire 42 passi geometrici (misura toscana) e cioè 42 millesimi di miglio.
Stando a quanto riportato nella lettera scritta dal Vice Vicario Gentili al Commissario (cc. 371-372, 377-378) il rescritto farebbe però riferimento a “passi naturali” (e non geometrici) e di fatto la distanza rilevata corrisponderebbe a 98 o 102 passi naturali. Nel pieno rispetto della legge quindi, il Bausani può aprire la sua rivendita nella bottega posta a lato dell’arco del Padiglione) non lontano dalla piazza principale.
La data attribuita alla pianta è quella riportata nella lettera scritta dal Gentili al Commissario.