La carta rappresenta un pezzo di terreno, posto in luogo detto L’Erbuccia, sulla strada che va al Rio Maggiore, esteso stiora 36 e panora 12, di diretta possessione degli Agostiniani di Livorno. La resa iconografica, comune a tutte le mappe del cabreo, ci mostra un utilizzo del suolo principalmente a bosco ed in minor parte a seminativo. Si osservi la presenza di un gruppo di edifici, un grande caseggiato ed un edificio minore di cui l’autore fornisce anche uno schizzo prospettico. Il confine con il dottor Agostini è indicato da due piccoli quadrati (i “termini” di cui si parla nel titolo).