Si tratta di una pianta che rappresenta il nuovo circondario di Grosseto, il cui perimetro viene indicato dal colore giallo. Esso “protegge” la città di Grosseto tramite un complicato sistema di fossette Camporili che devono essere costantemente “espurgate” dai rispettivi possessori nei mesi di Aprile e Settembre per garantire un regolare reflusso delle acque, impedire la formazione di paludi e garantire così la salute degli abitanti della città di Grosseto. Nella carta vediamo come la linea del nuovo circondario, distante, come riportato nelle annotazioni, 2/3 in 4/5 di miglio dalle mura della città, sia quasi perpendicolare alle principali vie di comunicazione che giungono a Grosseto (dalla via Regia Scansanese a quella Orbetellana, dalla via di Barbanella a quella del Commendone, dalla via Provinciale di Massa a quella di Sterpeto, oltre alla via dei Marrucheti e a quella della Grancia), finendo per costituire una seconda cinta muraria naturale per Grosseto. Nella dettagliata perizia che ospita la nostra carta viene appunto descritto lo sviluppo di questi fossati tra le strade e il territorio di Grosseto, ricordando più volte ai rispettivi possessori dei terreni del circondario l’importanza di “espurgare” i fossi sulle loro terre per la sopravvivenza della città e per impedire la diffusione della malaria.