Si tratta di una schematica rappresentazione a china della pianta del carcere del Tribunale di Pitigliano realizzata dal Cancelliere Gaspero Belleschi e allegata alla supplica da lui stesso scritta il 15 giugno 1782, nella quale chiede la ristrutturazione delle carceri poiché “sono tutte poco ariose ed anguste”. In particolare, per quanto riguarda la “carcere pubblica”, che prende la luce dal “Guardiolo dei Famigli” ed è quindi priva di una finestra che dia sull’esterno in grado di garantire il giusto ricambio d’aria e la possibilità per i carcerati di ricevere “soccorsi caritatevoli”, egli propone lo spostamento nella stanza attigua al guardiolo, appartenente al canonico Alessandro Canapiccia. Nel foglio viene riportata la pianta con l’indicazione delle carceri segrete (C) situate lungo la via denominata La Fratta, di quella pubblica (B), del Guardiolo dei Famigli (A), della scalinata che conduce al quartiere del Cancelliere (D) e infine della Bottega del Canapiccia (E) che si affaccia nella piazza di San Pietro. Si indicano inoltre le proprietà adiacenti del Capocacci, del Canapiccia, del sacerdote Ugolini e la casa del Caporale dei Famigli.
Si vedano anche le cc. 121v-122r, 158-160.