Si tratta della pianta dei terreni Orsini e Donati posti in località Fondacci a Gavorrano, con l’indicazione della fossa che il sig. Giuseppe Orsini chiede di poter scavare per consentire lo scolo delle cinque fossette (o fogne) presenti nel suo vigneto e per evitare che il bestiame del Donati entri nella sua proprietà.
Il disegno mostra con estrema precisione i vigneti, le fossette di scolo, la fossa già scavata dall’Orsini per una lunghezza di 80 braccia e la “vestige” dell’antica fossa che egli avrebbe intenzione di riaprire. L’ing. Tommi riporta inoltre l’indicazione del “viottolo” utilizzato dal sig. Egidio Simoncelli per raggiungere la sua proprietà (dimostrando che in parte va a coincidere con l’antica fossa) e la siepe realizzata dal Donati che, come viene precisato nelle annotazioni, avrebbe chiuso la strada al Simoncelli, obbligandolo ad “entrare dentro la fossa”.
In una tale situazione, com’è chiaro, il Donati, per non essere obbligato a concedere la servitù di passo al Simoncelli, si era opposto alla richiesta avanzata dall’Orsini e la questione era sfociata in una causa civile. L’ing. Tommi viene quindi incaricato di effettuare il sopralluogo e verificare la reale necessità del lavoro. Nella breve relazione scritta, che accompagna la pianta, egli esprime parere favorevole all’apertura di questa fossa detta anche “guardia”, fondamentale, a suo avviso, per lo scolo delle fossette interne al vigneto e quindi per la bonifica del terreno.