La mappa dell’Imposizione idraulica del fiume Ombrone Pistoiese ha forma irregolare: essa, anziché presentare i caratteri della cartografia pseudo-catastale (vale a dire il parcellare dei terreni con le rispettive misure in coltre e i proprietari), ne mantiene l’impostazione planimetrica a grandissima scala frutto di accurate misurazioni strumentali sul terreno, ma si preoccupa di delineare solo la rete della viabilità (come la Regia Modanese fino all’imbocco della Strada Bolognese), con gli insediamenti ivi presenti (accuratamente denominati), che affianca ad est il corso d’acqua a partire, a monte, dall’area della confluenza del Vincio di Brandeglio e del Ponte a Teccioli, e, a valle, fino al Ponte alle Tavole. Da notare che dal Ponte Asinaio ubicato poco a nord della chiesa di Santa Lucia si distacca dal fiume una gora che presenta vari spartitoi e alimenta una Filiera e poi numerosi mulini: delle Monache di San Domenico, di Francesco Dini, di Giuseppe Chiavacci, del Grossi, di Baddino, di Vincenzoo Gordigiani, di Gio. Batta Chiti, dell’Acchilli, del Cav. Nencini, del Nobile Alfonso Tonti e del Bini. Da notare che tra la Chiesa di san Iacopo di Strada e la Villa Battistini, sulla gora di Scornio, è localizzata una Cartiera. In basso a sinistra, al termine della mappa, compare anche parte della città di Pistoia, resa solo con la cerchia muraria occidentale con Porta al Borgo e il Bastione. Al di là dei toponimi, mancano anche qui scritte e legende utili all’interpretazione dettagliata della carta; il titolo è sul retro del foglio. Scala di riduzione anche di pertiche 100 di braccia 5 l’una a terra pistoiesi (=150 mm).