Questa mappa è praticamente identica alla n° 5 dello stesso fondo. Entrambe si riferiscono ad una perizia condotta congiuntamente da rappresentanti del Granducato di Toscana e dello Stato della Chiesa. Ne fu interessato quell’ampio tratto della Val di Chiana che, a contatto tra i due Stati, parte dal ponte di Valiano (a nord/nord-ovest) nei pressi dell’omonimo Paese, poco distante dal Chiaro di Montepulciano, e arriva al “muro di Catalone” (a sud/sud-est) subito dopo il Piano delle Cardete, mentre a est, si trova Città della Pieve, a sud-ovest, Chiusi, e a nord-est, la “Strada di Castiglione ” e parte del fiume “Tresa” che si interseca con un “Fosso Grosso”. In particolare si vede che dove si riversa la Tresa, cioè nel tratto dal Chiaro di Chiusi all’argine (muro dei Romani ), il bassofondo della valle è allagato. Nella medesima situazione si trovano anche le zone dove si riversa la Parce come nel Passo alle Querce e il Salarco la zona del Chiaro di Montepulciano. Quest’ultimo, inoltre, fino al ponte di Valiano è completamente inondato e vi scolano anche i fossi di Pozzuolo e Valiano. La carta è la riproduzione praticamente esatta della n° 105/5 dell’Archivio di Stato di Firenze, fondo Piante topografiche delle Regie Possessioni. Le differenze sono costituite dall’uso delle scale e da alcuni particolari e abbellimenti.