La figura presenta la simbologia consueta dei catasti geometrici settecenteschi le strade sono rappresentate con linee continue di colore giallo, i corsi d’acqua con linee azzurre, i fabbricati in rosso chiaro e i terreni in marrone; la suddivisione del parcellare è resa mediante linee continue, con indicazione in ogni particella del numero e della superficie in stiora. A parte compare l’elenco delle 35 particelle (fabbricati e terreni) con il nome del proprietario e la misura della superficie; tra questi i principali sono i Bombardieri e i Mastiani. Molto scarsa la toponomastica, limitata ai corsi d’acqua (Fiume Fine, Botro della Fonte Acquaiola, Fosso delle Prata a Isola), alle strade (Strada che dal Poderone va al Fine, Strada che conduce in Vada, Strada del Poderone, Strada Vecchia Livornese, Strada dell’Illatro che va alla Fonte Acquaiola, Strada che va al Passo dei Capriuoli, Strada che dai Capriuoli va a S. Marco) e pochi altri elementi come la Casa del Poderone.