La figura presenta la simbologia consueta dei catasti geometrici settecenteschi le strade sono rappresentate con linee continue di colore giallo, i corsi d’acqua con linee azzurre, i fabbricati in rosso chiaro e i terreni in marrone; la suddivisione del parcellare è resa mediante linee continue, con indicazione in ogni particella del numero e della superficie in stiora: tutti i beni sono dell’Arcivescovado di Pisa. La toponomastica è limitata ad alcune strade (Strada che dalla Voltaccia va alla Torre di Vada e Casina della Guardia, Strada della Pietra Bianca che va al Casone Vecchio che percorre poi il tombolo e diventa Strada Maetsra del Litorale che serve per la scorreria dei Cavalleggeri che passa per il tombolo parallela alla costa) e ai corsi d’acqua (Fiume Fine con il Ponte Nuovo della Fine, Fosso delle Saracine che raccoglie gli scoli confluendo poi verso il mare, con un ponticello detto Ponte della Pietra Bianca). Sono indicati poi lo Stagnolo di Ponente e la Pescina delle Saracine.