La figura presenta la simbologia consueta dei catasti geometrici settecenteschi le strade sono rappresentate con linee continue di colore giallo, i corsi d’acqua con linee azzurre, i fabbricati in rosso chiaro e i terreni in marrone; la suddivisione del parcellare è resa mediante linee continue, con indicazione in ogni particella del numero e della superficie in stiora: tutti i beni sono di Gio. Batta Buoncristiani; sono poi indicati i proprietari confinanti. La toponomastica è limitata ad alcune strade (Strada che va per Serra) e ai corsi d’acqua (Botro Ridonico, Botro della Chiusetta).