Questi semplici schizzi raffigurano due degli appezzamenti di terreno situati nel piano di Bibbona, assegnati alla Badia de’ Magi con sentenza dell’Auditore Valentino Farinola. Il primo, di staiora 100, si trova in località “Castellare” o “Coltivazioni” a confine con la Banditella, i beni di Bartolomeo Gardini, la via delle Mandrie, i beni granducali e la via a Colle. Il secondo, di staiora 140, situato in località “Maggioratico” o “Montanino” è compreso fra la via cha va da Bibbona a Campiglia, il fosso del Livrone (oltre il quale si trovano i beni granducali ed altri terreni della Badia) e la proprietà di Matteo Caneschi (un tempo di Michelagnolo Pieraccini).