Si tratta della pianta del podere de Chici (o Chisci come troviamo nel titolo della descrizione), posto nel “Popolo, e Potesteria di S. Casciano”. Sono evidenti l’uso e la sistemazione del suolo (terreno lavorativo olivato, vitato e fruttato), la suddivisione degli appezzamenti, le strade e i fossi di scolo. Il tutto si estende su una superficie di stiora 83, panora 2, pugnora 3 e braccia 4 a confine con i poderi della Fattoria e d’Agnola di Sopra, con i beni del sig. Gondi, del sig. Bardi e della clausura dei P.P. Zoccolanti di S. Francesco. Fa parte del podere anche un appezzamento di terreno lavorativo denominato “campo della Fattoria” di stiora 18, panora 5, pugnora 1 e braccia 4 che si trova in lungo la strada che conduce a S. Casciano e al podere d’Agnola di Sopra a confine con il podere della Fattoria e con i beni Senatore Caccini. A destra è riportata la veduta della casa da lavoratore, indicata in pianta con la lettera A. Il podere fu acquistato da Ambrogio Ambrogi nel 1627 per 640 scudi.