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Podere del Apparita

Datazione: 1710

Si tratta della pianta del podere dell’Apparita, posto nel “Popolo di S. Colombano a Bibbiena, Potesteria di S. Casciano”. Sono evidenti l’uso e la sistemazione del suolo (in parte terreno lavorativo olivato, vitato, fruttato e in parte boschivo “a fuoco”), la suddivisione degli appezzamenti, le strade (strada romana), gli stradoni interni e i corsi d’acqua (fiume di Pesa). Il tutto si estende su una superficie di stiora 426, panora 2, pugnora 9 e braccia 5 e confina con i beni di Antonio Pazzi, della Chiesa di S. Colombano a Bibbiena, i beni Gheradini, i beni della Mensa episcopale alienati al Gherardini, dei Padri di S. Agostino, di Pietro Tucci e infine con i beni Catani. In basso a destra è riportata la veduta della casa da lavoratore indicata in pianta con la lettera A. Dalla descrizione si apprende che il podere fu acquistato dagli Uffiziali della Torre come bene di Filippo Strozzi nel 1539.

Archivio:

Archivio di Stato di Firenze

Fondo:

Ospedale di Santa Maria Nuova

Raccolta:

Descrizione Geografica Di tutti i Beni, che nel presente stato gode e possiede il Venerabile Spedale di S. Maria Nova della città di Firenze, nella sua fattoria di S. Cassiano, fatta d'ordine dell'Ill.mo e Rev.mo Monsignore Antonio Cappelli moderno Spedalingo, da Stefano Zocchi Agrimensore Fiorentino nel presente Anno 1710

Autori:

Dimensioni:

Larghezza 805 mm, altezza 490 mm
:

Orientamento:

est in alto

Scala grafica:

canne 60 di braccia 6 a terra l'una

Unità di misura:

canna di braccia 6 a terra fiorentine
Imago Tusciae
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