Si tratta della pianta del podere della Colombaia, uno degli undici poderi che compongono la fattoria di Poggio Imperiale. Le annotazioni riportate nel secondo riquadro in alto a destra spiegano che il podere “è posto nel Popolo di S. Felice a Ema Potesteria del Galluzzo; il quale misura Stiora 168, Panora 3, Pugnora 8 e Braccia 5. Il suo terreno, e posto parte in piano, e parte in Collina, che riguarda al Ponente, et è Ulivato, Vitato, e fruttato. La qualità del suo terreno, e tutto focaiolo, eccetto un campo che, e Pancone”. Esso confina con il prato del Palazzo, il podere della Tinaia, il podere della Casa, il podere di Narcetri di proprietà Ugolini e il podere del Santuccio di proprietà Noci. Accurata risulta la rappresentazione del paesaggio agrario con la suddivisione interna dei terreni, gli stradoni e i fossi di scolo. La casa da lavoratore, la cui veduta è riportata nel primo riquadro, si trova lungo lo stradone oltre il quale si trova il “salvatico” del Palazzo. Sempre dalle annotazioni si apprende che questo podere, un tempo appartenuto alla famiglia Baroncelli, “è ridotto per comodo de lavoratori, e per l’adornamento del Palazzo, e per lo Stradone, al quale effetto ne fu smembrata una parte”.