Si tratta della pianta del podere delle Corte, posto nel “Popolo di S. Angelo a Vicchio, Potesteria di S. Casciano”. Sono evidenti l’uso e la sistemazione del suolo (in parte terreno lavorativo olivato, vitato, fruttato e in parte boschivo “a fuoco”), la suddivisione degli appezzamenti, le strade e i fossi di scolo. Il tutto si estende su una superficie di stiora 369, panora 3, pugnora 5 e braccia 8 e confina con i beni della Chiesa di S. Angelo a Vicchio, dei Monaci degli Angeli e con il podere di Vicchio. A sinistra, è riportata la veduta della casa da lavoratore, indicata in pianta con la lettera A. Il podere pervenne allo Spedale di Santa Maria Nuova per via testamentaria da parte di Tommaso di Francesco Davizi nel 1466.